TERRE DELL'ETNA

IL VULCANO, LA PASSIONE, IL VINO

La produzione ed il commercio del vino sono stati alla base del progresso economico e sociale nell’area etnea dal '700 e fino all’inizio del '900, periodo in cui la vitivinicoltura ne ha rappresentato fortemente l’evoluzione, condizionando investimenti, scelte, architettura, attività umane, artigianato, trasporti. I grandi viaggiatori dell’800 descrivevano le zone pedemontane dell’Etna come un vero giardino mediterraneo, dove il vigneto ricopriva tutto il territorio, dalla costa alla collina.

Le case padronali ed i palmenti, nati in quel periodo, hanno caratterizzato e caratterizzano ancora oggi la campagna etnea.

Il progressivo recupero e gli investimenti consistenti dell’ultimo decennio stanno restituendo al territorio innumerevoli manufatti: cantine, terrazzamenti, muri a secco, rasule e torrette, mirabili esempi di tecniche costruttive solo apparentemente

superate dalle moderne architetture e tecnologie ma sempre attuali nel paesaggio etneo. Il rilancio della viticoltura sta ripopolando la campagna di contadini, potatori, ciurme, la vite sta tornando prepotentemente ad occupare i territori etnei, dopo un lungo periodo (particolarmente dal secondo dopoguerra) in cui molti vigneti erano stati abbandonati da proprietari, borghesi e nobili che man mano si trasferivano verso le città o spostavano i loro interessi verso attività significativamente più produttive.

Oggi nuovi fattori socio-culturali favoriscono ancora lo sviluppo e le risorse finanziarie messe a disposizione dalle politiche territoriali contribuiscono ad un complessivo processo di ripresa di tutto il settore, dalla coltivazione, alla trasformazione e alla commercializzazione, nel segno di alta qualità oramai riconosciuta a tutti i livelli.